su blog de chie non cheret seberare intro natura e cultura

su blog de chie non cheret seberare intro natura e cultura

martedì 30 aprile 2013

Mànnigos de atualidade, puntadas dae su 29 de abrile a su 4 de maju


Mànnigos de atualidade, puntadas dae su 29 de abrile a su 4 de maju

Custa chida dd'amus dedicada a sa Sant'Efis e a sa musica. Sos òspites ant a èssere:

Lunis: Alisandru Quilo Sanna
Martis: Boreddu Cubeddu
Mèrcuris: Boreddu Cubeddu
Giòbia: Alisandru Quilo Sanna
Chenàbura: Frantziscu Medda Arrogalla
Sabadu: Frantziscu Medda Arrogalla

martedì 23 aprile 2013

Mànnigos de atualidade, puntadas dae su 22 a su 27 de abrile


Mànnigos de atualidade, puntadas dae su 22 a su 27 de abrile

Custa chida dd'amus dedicada a sa Die de sa Sardigna. Sos òspites ant a èssere:

Lunis: Frantziscu Casula
Martis: Frantziscu Casula
Mèrcuris: Frantziscu Casula
Giòbia: Juanneddu Sedda
Chenàbura: Mario Cubeddu
Sabadu: Mario Cubeddu

lunedì 22 aprile 2013

Conversazione con Hans Syberberg



Conversazione con Hans Syberberg
Il film di Salvatore Cubeddu rievoca la lavorazione di “Scarabea”

Verrà presentato oggi , alle ore 12.55, su Raitre, all'interno dei programmi regionali, il film di Salvatore Cubeddu "Conversazione con Hans-Jürgen Syberberg", prodotto da Terra de Punt - nuova azienda cinematografica sarda - in collaborazione con la stessa sede regionale della Rai. Si tratta di un mediometraggio che rievoca la lavorazione, tra Orgosolo e Oliena, del film "Scarabea", girato nel 1968 e basato sul celebre racconto di Tolstoj "Di quanta terra ha bisogno un uomo". Syberberg, oggi settantottenne, divenuto celebre per le monumentali riletture del mito tedesco otto/novecentesco all'insegna di Wagner e Hitler, decise di girare in Sardegna il racconto/apologo dello scrittore russo (un uomo, sfidato dal diavolo, muore di fatica dopo aver percorso, per scommessa, le tante terre che gli sono state promesse a titolo gratuito), dopo aver scartato altre ambientazioni "meridionali" ormai turisticizzate. Eppure, anche il viaggio in Sardegna - che per Syberberg fu davvero una scoperta - finisce per approdare ad un "sottotesto" ironico e surreale in cui le tradizioni apparentemente immobili dell'isola sono ormai totalmente teatralizzate e folclorizzate, destinate al cinema western o al mito del banditismo. . A Cubeddu va anche il merito di aver recuperato, memorialmente e visivamente, un film poco o niente distribuito in Italia, e di aver costruito una bella cornice narrativa d'animazione, in cui la sintesi del racconto di Tolstoj viene universalizzata attraverso una sorta di fiaba "sarda". (g.o.)

Gianni Olla (La nuova Sardegna del 21 aprile 2013)

Così “Scarabea” catturò l'anima sarda, di Sergio Naitza



Così “Scarabea” catturò l'anima sarda


È il 1968, anno cruciale di contestazioni e ribellioni. Un regista tedesco, allora trentenne, con alle spalle un'ottantina di documentari televisivi, decide di esordire nel lungometraggio ispirandosi a un racconto di Tolstoj, la storia della scommessa di un manager tedesco con gli abitanti di un luogo ancora selvaggio: sarà proprietario della terra che riuscirà in cerchio a percorrere a piedi in un giorno. Scarabea - di quanta terra ha bisogno un uomo? s'intitola il film, uno dei più originali, intelligenti, provocatori fra quelli girati in Sardegna. Dove l'Isola però non è semplice quinta scenografica ma interagisce, col paesaggio misterioso e affascinante, le facce e i gesti della gente, i miti, gli archetipi e le tradizioni con la vicenda del film, ricca di spunti di riflessione.
Oggi, 44 anni dopo, Hans-Jürgen Syberberg - questo il nome del regista - è diventato un autore di punta del cinema tedesco, un raffinato intellettuale (memorabili i suoi Parsifal eHitler ) ma assai poco ha raccontato di Scarabea . Così un giovane regista sardo, Tore Cubeddu - che rimase folgorato dalla visione del film, una notte a Fuori orario - ha deciso di stanarlo: è andato a Monaco, l'ha invitato a pranzo, ha piazzato due telecamere, l'ha stimolato al ricordo. Il risultato è un delizioso documentario di 30 minuti, Conversazione con Syberberg , che andrà in onda oggi alle 12,55 su Raitre, nello spazio che la sede regionale dedica con attenzione al cinema sardo.
Spezzoni di Scarabea contestualizzano la chiacchierata (in tedesco, sottotitoli in italiano ma la voce fuori campo di Cubeddu parla in limba), regalandoci aneddoti interessanti. Il primo: Syberberg all'inizio aveva pensato all'isola d'Elba, esclusa perché piena di turisti, la Sardegna fu una scelta casuale. Lui non sapeva niente ma non ebbe difficoltà a entrare in empatia con la popolazione di Orgosolo e Oliena, i luoghi dove venne girata la maggior parte del film. Obbligandolo a modificare la sceneggiatura perché l'ambiente isolano gli imponeva nuove suggestioni. «La macellazione arcaica, i seni delle donne col latte, la chiesa in montagna, tutte cose che non potevi inventare alla scrivania, molte non potevano essere nel copione perché le ho viste lì, sul luogo». Dalle parole di Syberberg emerge come la Sardegna abbia forgiato il film, o meglio come lui sia stato capace di lavorare su una fortissima identità locale, entrando negli anfratti più segreti, senza mai ridicolizzarla o farne cartolina turistica. Si pensi alla scena delle donne che innaffiano col latte dal seno il manager tedesco: «Era pericoloso, andavano contro l'onore dell'uomo sardo. Però le donne di Orgosolo hanno accettato, sebbene a volto coperto. Il nostro patto era: voi non dite nulla e noi non diciamo niente. Per quella ripresa, in un luogo segreto, eravamo in tre: l'operatore, il fonico e io».
La conversazione si allarga ad altre curiosità: Grazia Deledda usata come fonte di documentazione, la vera identità degli interpreti tedeschi (un conte squattrinato, un giornalista, lo stesso fonico). Ma c'è un dettaglio che svela l'integrazione fra Syberberg e l'Isola: comprò una mastruca e se la portò in Germania, indossandola per lunghi anni. Anche per questo - come giustamente dice Cubeddu - Scarabea è uno dei rari film che ha «tolto l'anima della Sardegna».

Sergio Naitza (Unione sarda 21 aprile 2013)

lunedì 15 aprile 2013

Mànnigos de atualidade dae su 15 a su 20 de abrile

Mànnigos de atualidade, puntadas dae su 15 a su 20 de abrile

Custa chida amus a chistionare de su tempus de sos nuraghes e de sos 15 annos de Ratapignata. Sos òspites ant a èssere:

Lunis: Memoriae Milites  e Nicola Dessì (argumentu: su tempus de sos nuraghes );
Martis: Memoriae Milites  e Nicola Dessì (argumentu: su tempus de sos nuraghes );
Mèrcuris: Memoriae Milites  e Nicola Dessì (argumentu: su tempus de sos nuraghes );
Giòbia: Lele Pittoni (Ratapignata story)
Chenàbura: Lele Pittoni (Ratapignata story)
Sabadu: Lele Pittoni (Ratapignata story)

lunedì 8 aprile 2013

Mànnigos de atualidade, puntadas dae s'8 a su 13 de abrile

Mànnigos de atualidade, puntadas dae s'8 a su 13 de abrile

Custa chida amus a chistionare de iscola, de archeologia, de isportellos linguìsticos, de microcontus, de disterru de medas àteros argumentos. Sos òspites ant a èssere:

Lunis: Valentino Spiga (argumentu:su sardu in iscola);
Martis: Giuliana Portas (argumentu: sa limba saligheresa)
Mèrcuris: Ivo Murgia e Arrogalla (Microcontus)
Giòbia:Ivo Murgia e Arrogalla (Microcontus)
Chenàbura: Alexandra Porcu (argumentu: disterru)
Sabadu: Alexandra Porcu (argumentu: disterru)

mercoledì 3 aprile 2013

BABEL FILM FESTIVAL 2013


Il BABEL FILM FESTIVAL, primo concorso cinematografico internazionale destinato esclusivamente alle produzioni cinematografiche delle minoranze linguistiche.
Dal 2 al 7 dicembre 2013 si svolgerà la terza edizione del festival.

Il Babel Film Festival si è confermato, nelle due edizioni precedenti (2010, 2011) un novità di grande rilievo nel panorama cinematografico nazionale e internazionale, inserendosi nel percorso che la Sardegna, la Regione, e gli Enti Locali, stanno compiendo ormai da anni nell'ambito della salvaguardia del patrimonio linguistico delle comunità isolane. Inoltre, grazie ai tanti partner e agli autori che hanno creduto nel progetto, il concorso ha avuto notevoli riscontri anche a livello internazionale, diventando in breve tempo un reale luogo di confronto e scambio tra diverse popolazioni minoritarie e non, in Italia, in Europa e nel mondo.

Il progetto, ideato da Paolo Carboni (Areavisuale), Tore Cubeddu (Presidente della Associazione Babel, Terra de Punt) e Antonello Zanda (direttore della Società Umanitaria - Cineteca Sarda).

I promotori sono la Società Umanitaria – Cineteca sarda di Cagliari in collaborazione con la Associazione culturale “Babel” (Decimomannu/Cagliari) e le società di produzione Areavisuale (Cagliari) e Terra de Punt (Decimomannu), in collaborazione con la Federazione italiana Circoli del Cinema, la Scuola Holden di Torino, che assegnerà il premio "Holden" al miglior autore sardo delle tre sezioni del concorso, e con altri Enti e associazioni regionali, nazionali e internazionali che operano nel campo delle minoranze linguistiche. 

Al concorso possono partecipare lungometraggi, cortometraggi e documentari. La partecipazione è aperta a tutte le opere senza vincolo di anno di produzione, genere, tema, formato e tecnica, sia distribuite nelle sale cinematografiche o nel mercato home-video in Italia o all’estero, sia inedite. Uniche condizioni alla partecipazione sono la lingua dei testi e dei dialoghi, che deve essere espressione di una minoranza linguistica, culturale o sociale. La lingua minoritaria deve essere presente in almeno il 60% di dialoghi e testi. Le opere devono essere sottotitolate preferibilmente in italiano o in alternativa in inglese.

Tra le attività principali Festival, oltre al concorso, si ricorda la produzione. Gli organizzatori del concorso intendono proseguire il percorso intrapreso con il documentario di Daniele Atzeni "I morti di Alos", promuovendo la realizzazione o il doppiaggio di film in lingua sarda. Inoltre uno degli obiettivi principali del progetto è indubbiamente la costituzione di una mediateca e di un archivio del cinema delle minoranze linguistiche. Tale operazione già in essere nel lavoro meticoloso compiuto dalla Società Umanitaria – Cineteca sarda per quanto concerne il cinema sardo e in lingua sarda, potrà essere accresciuto tramite i film del Concorso. La raccolta sistematica dei film, la loro conservazione e il loro utilizzo in contesti culturali specifici potrà arricchire il già ampio programma annuale connesso al Festival e rafforzerà ulteriormente il ruolo di Cagliari e della Sardegna nella promozione delle minoranze linguistiche storiche italiane, europee e mondiali.

Dal 2011, per motivi organizzativi e finanziari, i promotori hanno deciso di biennalizzare il concorso. 
Le edizioni precedenti si sono svolte tra il 6 e l'11 dicembre 2010 e tra il 28 novembre e l'3 dicembre 2011.

L'edizione 2013.

L'edizione 2013 si svolgerà in due fasi:
1) Tra il 3 aprile e il 20 settembre 2013 gli autori potranno inviare i propri film al concorso. Le opere potranno essere inviate, in busta chiusa con l’intestazione “CONCORSO BABEL FILM FESTIVAL”, alla Segreteria del BABEL FILM FESTIVAL presso la Società Umanitaria – Cineteca Sarda, viale Trieste, 118 – 09123 Cagliari.
Il concorso è articolato in tre sezioni:
• lungometraggio;
• cortometraggio fiction (non superiore a 45 minuti di durata);
• documentario (non superiore a 60 minuti di durata).

Regolamento e entry form potranno essere scaricati (in tre lingue: sardu, italiano, english) dal sito ufficiale del concorso www.babelfilmfestival.com e dal sito della Cineteca sarda www.lacinetecasarda.it.

2) Tra il 2 e il 7 dicembre 2013 si svolgerà il festival. Il 7 dicembre saranno assegnati i seguenti premi:
• premio “Maestrale” miglior lungometraggio, assegnato dalla Giuria Babel (composta da 5 membri nominati dal Babel Film Festival): € 10.000,00;
• premio “Maestrale” miglior documentario, assegnato dalla Giuria Babel: € 3.500,00;
• premio “Maestrale” miglior cortometraggio fiction, assegnato dalla Giuria Babel; € 3.500,00;
• premio “Maestrale” Città di Cagliari, assegnato dalla Giuria Babel al film che – tra le tre sezioni in concorso – meglio racconta una minoranza all'interno di un'area urbana: € 2.000,00;
• premio DIRITTO DI PAROLA, composta da un gruppo di studenti delle scuole di istruzione secondaria superiore di Cagliari e hinterland. Gli studenti esprimeranno il vincitore nell'ambito della sezione cortometraggio: € 1.500,00;
• premio HOLDEN, assegnato dalla giuria nominata SCUOLA HOLDEN, assegnerà un premio speciale al migliore autore sardo in concorso: workshop o un corso gratuito alla Scuola Holden a Torino .
• premio del pubblico FICC, assegnato dalla giuria composta dagli iscritti ai Circoli aderenti alla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema. I circoli esprimeranno un vincitore per la sezione documentario. Su richiesta degli organizzatori i Circoli potranno assegnare anche delle menzioni speciali;

Il premio “Maestrale” consiste in un girandola realizzata dal maestro Fabio Frau di Gonnoscodina.

martedì 2 aprile 2013

Mànnigos de atualidade, puntadas dae su 1 a su 6 de abrile

Mànnigos de atualidade, puntadas dae su 1 a su 6 de abrile



Custa chida amus a chistionare de limba sarda, de archeologia, de CROS e de medas àteros argumentos. Sos òspites ant a èssere:

Lunis: Mariantonietta Piga (argumentu: sos ufìtzios de sa limba sarda);
Martis: Alessandro Mongili (argumentu:FOLS)
Mèrcuris: Nicola Dessì (argumentu:archeologia)
Giòbia: Nicola Dessì (argumentu:archeologia)
Chenàbura: Francesco Cheratzu (argumentu:CROS)
Sabadu: Giuseppe Orrù (argumentu:Sa Bertula Antiga)